TERMINE PER CONFERIRE MANDATO: SPOSTATO AL 15 FEBBRAIO 2020.

AGGIORNAMENTO: SI PRECISA CHE ANCHE I GENITORI CHE HANNO CONSERVATO CON SOCIETA’ TERZE MA CONSERVATO IN CRYO SAVE AG SE VOGLIONO POSSONO ADERIRE. IL TERMINE, NECESSARIO PER DIVIDERE ED ORGANIZZARE LE ADESIONI IN VISTA ANCHE DEL TEST A CAMPIONE, VISTO GLI IMPEGNI SU GINEVRA DI QUESTI GIORNI E LA QUESTIONE SOCIETA’ TERZE VIENE PROROGATO A SABATO 15 FEBBRAIO

www.maxseregni.it

Tutto ha avuto inizio con lo stato di defalut della CRYO SAVE AG. Società a cui 350 mila famiglie avevano affidato il trattamento e la conservazione delle cellule staminali dei loro figli.

A settembre 2019 abbiamo appreso dalla stampa che parte delle cellule di 350 mila famiglie erano state trasferite presso un laboratorio polacco (PBKM Famicord di Varsavia)

Come genitori, abbiamo iniziato a cercare informazioni spendendo sempre più tempo, energie e risorse per cercare di ricostruire e capire cosa era davvero accaduto. Tramite Facebook siamo entrati in contatto con un gruppo creato da Alessandro e Francesca “genitori cryo-save”. Gruppo che conta oltre 6.000 adesioni.

I social per una volta, grazie ai due amministatori, si sono trasformati in una formidabile occasione per condividere e dialogare. La dimostrazione – che un loro corretto utilizzo – è davvero in grado di portare a risultati a dir poco incredibili.

Abbiamo organizzato un incontro pubblico ad Arese il 10 novembre 2019 dove – per la prima volta – si è iniziato a fare chiarezza. La partecipazione è stata notevole ed i genitori sono arrivati da tutta Italia. Visto lo slancio si è riusciti anche ad organizzare un “solidare” servizio di recupero e di trasporto dei genitori sprovvisti di auto mettendo in rete le disponibilità di altri genitori.

All’incontro sono intervenuti anche i rappresentanti delle società coinvolte (trannne CRYO SAVE AG) e si sono acquiste fondamentali informazioni.

Grazie alla capacità organizzativa ed alla serietà nell’analisi l’incontro è stato un successo. L’attività di ricerca dei genitori italiani ha così iniziato ad essere seguita con interesse da altri gruppi di genitori europei, dal settore della crioconservazione e dall’informazione. E questo grazie al metodo scientifico adottato per l’analisi, per il senso pratico e per l’approccio diretto ad una concreta e reale risoluzione dei problemi .

Importanti tasselli di un grande mosaico sono stati – per la prima volta in tutta Europa – messi al loro posto ed in quell’occasione abbiamo constatato che non tutte le cellule erano state trasferite in Polonia

Un tank (Contenitore contenente le cellule) si trova ancora oggi presso un fornitore di Gas della Cryo Save (forse in pegno perchè Cryo Save non aveva pagato delle fatture) . Altre cellule, che erano rimaste in Svizzera nel laboratorio di Ginevra della Cryo Save, sono state viceversa trasferite da qualche parte . Dopo mesi abbiamo appreso che queste cellule dovrebbero trovarsi in Portogallo.

Nel corso dei mesi abbiamo scoperto che il sangue dei nuovi nati a partire dai primi di giugno 2019 non sarebbe stato spedito in Svizzera presso Cryo Save ma “dirottato” (Ad insaputa dei genitori) in Portogallo. Abbiamo accertato che i genitori coinvolti non hanno mai avuto notizie del destino di quel materiale (non sanno se è stato processato, conservato, chi lo detiene, ed a che titolo).

Nel mese di Novembre 2019 siamo andati a Varsavia (Accompagnati dal Prof. Cerusico e dall’Ing. Corniani) per un audit nel laboratorio della Famicord dove sono stati trasferiti i TANKS (contenitori che contengono le cellule) trasportati dai laboratori Cryo Save della Svizzera (GINEVRA) e del Belgio (NIEL).

La questione che si è subito posta è stata quella di capire se il “default” di Cryo Save, il suo “stress” finanziario e la gestione delle cellule da parte di quella società a cui avevamo affidato il materiale biologico dei nostri figli, hanno in qualche modo compromesso la bontà del materiale e se quel materiale è davvero quello dei nostri figli.

L’unico modo per verificarlo è una verifica scientifica di quel materiale.

Giorno dopo giorno abbiamo recuperato sempre più notizie, abbiamo elaborato informazioni e proseguito a ricomporre il quadro che è diventato sempre più complesso e completo: società con nomi simili, provvedimenti autorizzativi mancanti, fallimenti e situazioni degne del copione di un film di HollyWood

L’azione di ricerca e di analisi è diventata sempre più impegnativa e sempre più incredibile. Le televisioni straniere hanno incominciato a parlare di quello che viene fatto in Italia.

Per cercare risposte ed elementi concreti (nella consapevolezza che è materialmente impossibile condurre test a tappeto) abbiamo sondato con la società di Varsavia la possibilità di avviare una complessa procedura di verifica a campione del DNA e della vitalità delle cellule . Per fare questo test è necessario discutere e concordare le modalità e raccogliere i nominativi (divisi anche per anni) dei genitori disponibili a sacrificare una aliquota di riferimento.

Considerato che la Cryo Save non è più palesemente in grado di garantire il servizio di conservazione (e che quello che ci interessa sono le cellule dei nostri figli) abbiamo affrontato anche il fondamentale tema di quale sarà il destino di quelle cellule.

In questi mesi, abbiamo cercato di tralasciare le inevitabili polemiche, le fantastiche e illusorie teorie che non considerano una premessa fondamentale: la nostra contoparte contrattuale (con cui avevamo sottoscritto il contratto) sostanzialmente non esiste più in quanto è stata travolta dai debiti.

La situazione è complessa, non esistono precedenti e quindi tutto si basa sull’analisi dei pro e dei contro e sull’analisi degli obiettivi e dei mezzi. Per questo abbiamo sempre detto che ognuno deve essere libero di seguire la propria strada. L’importante è che oltre ai proclami, si proceda poi anche a fare quello che si dichiara di voler fare.

Innanzi al Default della nostra controparte contrattuale CRYO SAVE è evidente che qualcuno (per chi vorrà proseguire a conservare) dovrà conservare le nostre cellule. Per farlo occorre inevitabilmente un contratto in grado di definire modalità, garanzie, obblighi, impegni e responsabilità.

Grazie alla credibilità conquistata in questi lunghi mesi, abbiamo richiesto a Famicord (ed a qualunque altra banca sia interessata) di avviare una discussione per poter visionare e modificare il contratto proposto ai genitori per l’eventuale conservazione dei prossimi anni. E questo, nell’interesse dei genitori e dei nostri figli. Per farlo, è necessario procedere all’analisi delle singole considizioni del contratto proposto, studiarlo e proporre le realtive modifiche ed integrazioni con la forza che può derivare solo dall’agire in nome di molti genitori.

Le spese sopportate come genitori e come professionisti, il tempo speso, le energie profuse e la necessità di avere maggiore forza contrattuale hanno portato all’esigenza di un mandato per proseguire nell’attività di definizione della vicenda ed un contributo per cercare di coprire e sostenere le relative spese.

A Dicembre, stante l’urgenza di procedere nella ricerca e nell’analisi, abbiamo chiesto ai genitori di dare riscontro in merito all’intenzione di procedere sulla strada tracciata ed in massa è stato risposto: “io ci sono”. Si è così deciso di proseguire senza esitazione nell’attività di ricerca, di studio, di anticipo dei costi, di condivisione dei dati e delle informazioni.

A gennaio 2020, al fine di poter gestire al meglio la situazione ed evitare confusione, sul sito dell’avvocato Seregni www.maxseregni.it èstato definito un importo di Euro 100,00 + IVA e CNPA (Totale complessivo Euro 126,8. Importo che copre le attività svolte, quanto fatto ed anticipato in questi mesi, quanto condiviso, quanto ancora da fare e per l’utilità di tutto il lavoro di analisi concretamente svolto in questi mesi.

Il 31 gennaio 2020 l’avvocato Seregni, anche al fine di avere maggiori informazioni e seguire puntualmente gli sviluppi della vicenda, dopo aver ricevuto un formale invito del Procuratore di Ginevra, ha acquistato un volo ed è andato nella città svizzera per partecipare – in accordo con l’avvocato Di Castro – alla prima udienza del pre-procedimento contro l’ex amministratore della Cryo Save AG. Grazie a colloqui con ex dipendenti cryo save e con i responsabili delle autorità elvetiche, quella tappa si è trasformata in una occasione per poter ulteriormente ricomporre il quadro e per acquisire ulteriori informazioni ed elementi utili e necessari per una corretta gestione della vicenda a tutela (anche) di tutti i genitori coinvolti.

“Ringraziamo tutti coloro che hanno voluto dimostrare e rinnovare concretamente la loro stima nei nostri confronti ed hanno riconosciuto il valore del lavoro da noi svolto nell’interesse di tutti i genitori. Andiamo avanti grazie a voi e faremo del nostro meglio per cercare di portare a casa i risultati che stiamo inseguendo con impegno e determinazione da mesi. Quello che ci interessa è tornare ad essere protagonisti del presente e del futuro delle cellule dei nostri figli. Siamo felici di potervi rappresentare in questo cammino fatto di buon senso e di logica”

Avv. Massimiliano Seregni

Avv. Raffaella Di Castro

Per ogni ulteriore informazione: www.maxseregni.it

Pubblicato in News