Ginevra, 5 febbraio 2020

Gentili genitori,

A breve, qui a Ginevra inizierà la seconda udienza del procedimento penale che vede interessato l’ex amministratore della cryo save. 

Con Raffaella ed altri collaboratori,  con enorme sforzo, abbiamo deciso di essere presenti in quanto è essenziale avere una conoscenza completa di quanto accaduto.

E questo nella consapevolezza che per cercare di risolvere i problemi, occorre prima conoscerli nel dettaglio e non dare nulla per scontato.

Come avvenuto durante l’udienza del 31 ottobre 2020, cercherò di ottenere maggiori dettagli ed avere un quadro sempre più completo di questa vicenda che ha interessato oltre 16 mila famiglie italiane ed oltre 350.000 in tutta Europa.

Il fallimento della nostra controparte contrattuale Cryo Save è un dato oggettivo e sfortunatamente non abbiamo la macchina del tempo per tornare indientro e modificare la scelta che tutti noi avevamo fatto in vista della nascita dei nostri figli.

Quello che possiamo fare è capire il passato, decidere il presente e tornare ad essere protagonisti del destino delle cellule dei nostri figli per il prossimo futuro

Esistono tra noi genitori che vorrebbero distruggere le cellule (uniche ed irripetibili) ed altri che viceversa sono determinati a proseguire la conservazione nella speranza di non doverle mai usare e mai dover verificare concretamente l’utilita di quella scelta e di quella scommesa nel futuro della scienza.

Oggi sono qui,  in attesa di entrare in aula, con la consapevolezza che stiamo facendo il possibile (e forse anche di più) per cercare di completare il mosaico degli avvenimenti e trovare una reale e concreta soluzione.

Riusciremo nel nostro ambizioso ma necessario scopo? Non lo sappiamo, molto dipenderà anche dalla serietà della società che oggi detiene le nostre cellule e che in questo percorso si giocherà probabilmente anche la sua credibilità futura.

Ma una cosa è certa: Domani non vivremo nel rimpianto di guardarci allo specchio e dover dire: potevamo fare qualcosa. 

Ringrazio (a nome anche di Raffaella) tutti coloro che hanno manifestato concretamente la loro stima, il loro rispetto per il tempo impiegato, per gli sforzi profusi in questi mesi, conferendoci un incarico professionale stragiudiziale.

Un mandato, ribadiamo che è per attività stragiudiziale, per cercare una soluzione e non per agire in nome di qualcuno (con relativi rischi ed oneri a carico delle parti) innanzi a giudici italiani o stranieri.

Non vi garantiamo la certezza di alcun risultato, ma le energie, l’impegno e la fatica per cercare di raggiungerlo.  

Oggi, domani e dopo domani (dopo aver spostato gli impegni dei prossimi giorni, portato nel bagaglio a mano fascicoli e pratiche, chiesto a colleghi (di cui mi fido ciecamente) di sostituirmi in alcune udienze), sono qui per un semplice motivo:  noi siamo genitori e nessuno si deve permettere di decidere al nostro posto di qualcosa che appartiene ai nostri figli. 

Buona giornata a tutti i genitori.

Massimiliano Seregni.