Gentili genitori,
Dopo la pausa estiva, Famicord riferisce di aver completato il controllo manuale di tutto l’inventario dei 58 tanks.
Famicord evidenzia che In alcuni casi il materiale biologico di ciascun bambino era diviso anche in 8 diverse parti. Ognuna di queste parti (a volte) era inserita in diversi tipi di contenitori, dimensioni … tali “sub unità” collocate in diversi tanks.
Questa circostanza, per quanto ci riguarda, trova conferma anche dalle fotografie delle sacche finora ricevute (e da noi girate ai genitori) ai fini dei test.
Tramite l’inventario – da quanto riporta Famicord – ogni campione ritrovato è stato scansionato e confrontato con i dati inseriti e presenti nel data base.
Tutto questo ha richiesto molto tempo per la dimensione dell’inventario (oltre 280 mila clienti per 800 mila unità).
In seguito al controllo, sono stati accertati dei problemi su meno del 0,3% delle sub unità verificate. Prenderemo contatti nei prossimi giorni per avere ulteriori dettagli in merito.
l’inventario nel suo complesso si troverebbe in condizioni definite accettabili da a Famicord.
La maggior parte dei problemi che sono stati identificati sarebbero i seguenti: tracce di materiale biologico sulla superficie esterna della confezione, segni di danneggiamento meccanico della confezione, mancanza di aliquote sulla sacca principale.
Questi aspetti ovviamente devono essere approfonditi in quanto la mancanza di aliquote o un danneggiamento della confezione, con presenza di eventuali perdite di materiale biologico, potrebbe rendere inutilizzabile il materiale.
Tutti questi problemi sarebbero connessi a dei metodi non sempre coerenti/ conformi di garanzia della qualità e /o di crioconservazione seguiti da Cryo-Save AG nel corso degli anni.
Il materiale dell’ inventario è stato raccolto nell’arco di 20 anni di attività di Cryo-Save AG (e Salveo) e durante quel periodo sono state utilizzate diverse metodologie di congelamento, di sacche, di codifica ed etichettatura da parte dell’azienda. (Anche questo lo possiamo confermare dal confronto delle varie fotografie ricevute).
Famicord riferisce che la qualità delle registrazioni elettroniche (data base) e delle informazioni relative ai campioni fornite da Cryo-Save AG sarebbe risultata molto scarsa.
Tuttavia Famicord evidenzia di essere stata in grado di correggere manualmente la maggior parte degli errori. Sarebbero stati trovati oltre 150.000 errori nei dati (errori di codifica).
Gli errori di identificazione riscontrati sarebbero costituiti da: codice della sacca presente nel data base diverso dal codice scansionato dalla sacca, ubicazione errata delle sacca nei tank, numeri e segni aggiuntivi o numeri e segni mancanti nel codice, errori di battitura. Tali errori elettronici non avrebbero influenzato le condizioni di conservazione dei campioni ma avrebbero ostacolato la ricerca e L’eventuale utilizzo dei campioni quando necessario.
Famicord riferisce che al fine di eseguire il processo di verifica in modo tempestivo e accurato sono stati creati dei team dedicati e guidati da professionisti di laboratorio. In totale sarebbero state coinvolte oltre 100 persone. L’intero processo sarebbe stato supervisionato da specialisti del controllo di qualità e video registrato.
Famicord riferisce di essere in grado di rispondere alle famiglie con una maggiore fiducia rispetto a un anno fa al quesito: “ se e dove sono conservati i campioni”. La società polacca riferisce anche di essere in grado di rilasciare il campione per il trapianto quando necessario.
Un certo numero di campioni rimane attualmente in uno stato “non confermato” e per questo proseguirà il processo di controllo per consentire la determinazione più accurata dello stato dei campioni che non sono stati ancora confermati. Questo processo (denominato da Famicord “2a fase di controllo dell’inventario”) sarà incentrato sulla verifica aggiuntiva dei codici con la documentazione in possesso (ricordiamo che con i tank sono stati trasferiti anche i documenti cartacei) e potrà richiedere tempo aggiuntivo non inferiore a diversi mesi.
Per quanto riguarda i test, abbiamo concluso in queste ore la fase di raccolta dei consensi sulla base delle foto ricevute e trasmesse ai genitori nei mesi scorsi.
Proseguiamo quindi nel sollecitare l’invio delle fotografie ancora mancanti ed a concordare i tempi per l’esecuzione dei test.
Ricordiamo che quello che conserviamo non sono delle sacche di plastica numerate, ma il materiale biologico in esse contenuto. Da qui l’importanza dei test per valutare in modo oggettivo (anche con tutti gli altri elementi) se il default di cryo save e la sua gestione ha impattato o meno sulla conservazione del materiale biologico dei nostri figli.
Una volta concluso questo importante percorso trarremo tutte le considerazioni, con serietà e razionalità unendo tutti i tasselli e le informazioni raccolte.
A quel punto, se tutti gli elementi saranno chiariti (come speriamo), potremo decidere serenamente cosa fare per il futuro della conservazione, non delle sacche, ma del prezioso materiale biologico in esso contenuto.
Altre novità arrivano anche dal processo di Ginevra nelle udienze che si sono tenute ad Agosto ed a Settembre… stay tuned.
La ricerca prosegue.